Seminario condotto dalla professoressa Sara Martin, docente dell’Università di Parma), si concentra sulla funzione dell’abito nel cinema, con tutte le possibili analisi e interpretazioni che se ne possono dare. La moda, simbolo riconosciuto e riconoscibile della cultura degli uomini riprodotta nel film, è un codice fondamentale della rappresentazione cinematografica. Parliamo di “moda nel cinema”, in riferimento agli abiti che determinano un’ambientazione e un personaggio, si tratta di un’interpretazione simbolica dell’abbigliamento scelto e studiato per caratterizzare i personaggi. Nel riprodurre forme, modelli e linguaggi, il cinema assume da sempre una doppia funzione di contenitore e produttore di moda: riflette la storia della moda e produce in modo autonomo fenomeni “di moda”. La lezione, attraverso un percorso cronologico, porrà l’attenzione su alcuni dei matrimoni più felici tra l’industria della moda e l’industria cinematografica.
Il “Paris Dress” disegnato da Edith Head per La finestra sul cortile, i look studiati da Hubert de Givenchy per Audrey Hepburn, il lavoro artigianale dei sarti italiani che hanno vestito le dive della Hollywood sul Tevere, le collaborazioni dei grandi stilisti come Armani, Cerruti, Ferragamo, con il cinema e poi i costumi che indossati sullo schermo hanno condizionato l’immaginario collettivo nella contemporaneità, fino ai più recenti fashion film firmati dai grandi autori. Il seminario, attraverso una serie di suggestioni, attraversa la storia del costume cinematografico e dei suoi protagonisti, nel complesso rapporto con il mondo della moda.
Il seminario si svolgerà in modalità online.
Le iscrizioni per l’evento si sono chiuse alle ore 9 di lunedì 25 aprile.
Agli iscritti verrà inviato il link per la partecipazione.