Conversazione con Fabio Abagnato (Emilia-Romagna Film Commission)
Il dialogo con Fabio Abagnato verterà sul presente del cinema a livello nazionale e regionale: dalla situazione legislativa all’analisi del consumo spettatoriale, sono tante le sfide per il futuro che attendono il sistema e le Film Commission in particolare, compresa quella emiliano-romagnola.
A seguire, alla presenza di Pupi Avati, la proiezione di uno dei film sostenuti dall’Emilia-Romagna Film Commission, il documentario, prodotto da Iniziative Editoriali srl – Gruppo Icaro, La strada che incanta. Storia della scoperta della Via degli Dei, del regista Diego Zicchetti, 2024, 78 min.
Questo documentario vuole raccontare la storia di quel che tra Emilia Romagna e Toscana fu alle origini di un fenomeno mondiale come quello dei cammini. La storia della via degli Dei, quando era ancora in forma di antichi sentieri ricoperti di rovi e vegetazione e quando, sotto strati di terreno, si nascondeva un antico tesoro.
È la storia di Sergio e della compagna Marinella, accompagnatori del CAI, impegnati per tanti anni come volontari nella pulizia dei sentieri. Ed è la storia di Domenico Manaresi e del gruppo “Dû pâs e ‘na gran magnè”, amici che andavano in giro per le osterie dell’Appennino tra Bologna a Firenze, scrivendo man mano i cartelli (con i “dau bal zali”) di quel percorso, riemerso dal passato in modo evidente, come fosse stato sempre lì in attesa di essere riscoperto. Come loro altri, bambini negli anni ‘50, rimasero colpiti dal nome ultraterreno della via, che allora indicava la strada provinciale numero 59, una striscia di asfalto da Bologna al confine con la Toscana e, quasi quarant’anni dopo, hanno deciso di cercare di capire cosa ci
fosse dietro quel nome.
È anche la storia degli universitari bolognesi degli anni ‘60 e ‘70, per i quali attraversare l’Appennino a piedi, spesso anche in inverno, poteva diventare la “tarzanata” per festeggiare la laurea e ritrovare, forse, una dimensione fantastica prima di buttarsi nella vita, quella vera. Quell’“incanto” nascosto nei boschi raccontato da Pupi Avati nel film del 1983 “Una gita scolastica”, ambientato proprio qui, sul cammino tra Bologna e Firenze.
E, ancora, quella della via degli Dei è la storia di Cesare Agostini e Franco Santi, di Castel dell’Alpi, e della diatriba che portarono avanti per trent’anni con istituzioni e università sulla collocazione sul versante emiliano della romana via Flaminia militare. Un avvocato e uno scalpellino che nei fine settimana estivi partivano alla ricerca del basolato della via – fatta costruire nel 187 a. C. per i trasferimenti dei legionari –, a costo di litigate con le mogli e affrontando sospetti di paese e controlli delle forze dell’ordine. È grazie all’ostinazione di questi