“La radice del carattere romagnolo è tragicomica”. Così l’attore Ivano Marescotti, fra i protagonisti de La Settima Arte Cinema e Industria, ama raccontare la Romagna ed i suoi personaggi.
L’attore ha aperto la cerimonia di premiazione che si è tenuta domenica 11 ottobre al Galli con un omaggio a Federico Fellini e Tonino Guerra per il centenario della loro nascita. Sul palco del Galli ha interpretato testi delle lettere fra Fellini e Guerra concessi dall’Associazione culturale Tonino Guerra in via esclusiva per la Settima Arte Cinema e Industria.
L’attore si è inoltre raccontando in un incontro con il pubblico al cinema Fulgor in cui ha parlato della sua lunga carriera che spazia fra teatro, cinema e televisione e che lo ha portato a lavorare con grandi registi sui palcoscenici di tutta Italia e in oltre 50 film.
Attivo in teatro dal 1981, lavora fra gli altri con Mario Martone, Carlo Cecchi, Giampiero Solari, Giorgio Albertazzi. L’esordio al cinema è datato 1989 con l’incontro con Silvio Soldini e la partecipazione al film L’aria serena dell’ovest lo convince a dedicarsi prevalentemente al cinema. Interpreta oltre cinquanta film, lavorando con registi di indiscussa importanza, tra i quali i premi Oscar Antony Minghella e Ridley Scott e, fra gli altri: Marco Risi, Roberto Benigni, Pupi Avati, Sandro Baldoni, Maurizio Nichetti, Carlo Mazzacurati, Marco Tullio Giordana, Antonello Grimaldi, Klaus Maria Brandauer, Antoine Fuqua, John Irvin. Negli anni 2000 si dedica a fiction televisive di successo quali “Raccontami”, “I liceali”, ecc.
L’attività cinematografica gli frutta 4 nomination al Nastro d’Argento, che vince nel 2004. Dal 1993 inizia un lavoro di recupero del suo dialetto Romagnolo, tornando in teatro con i testi di Raffaello Baldini, per poi rileggere e riscrivere alla sua maniera grandi come Dante (Dante, un patàca ispirato alla Divina Commedia) e Ariosto (Bagnacavàl, una contaminazione tra il basso dialetto romagnolo e l’Orlando Furioso). Dal 2002 il Comune di Conselice gli assegna in gestione la programmazione del Teatro Comunale dove, oltre a gestire un cartellone teatrale nazionale, progetta e produce i suoi spettacoli.